Com’è nato il progetto Picnic da Fiaba?

Ricordo come se fosse ieri la conversazione con mia sorella Eliana. Mio figlio aveva compiuto da poco 7 mesi, lo tenevo in braccio mentre dormiva. Stavamo facendo un resoconto delle nostre vite, ci chiedevamo quanto fossimo veramente soddisfatte dal punto di vista lavorativo. Cosa avremmo potuto insegnare a mio figlio, suo nipote, di tutto ciò? 

Accontentarsi di lavorare tutto il giorno, di non poter gestire il proprio tempo, i propri hobby perché stavamo investendo il nostro tempo nei progetti di qualcun altro? Entrambe ci analizzammo e rispondemmo “no”. Desideravamo di più per noi stesse. Volevamo creare qualcosa di cui poter essere orgogliose e che ci facesse uscire dalla nostra zona di comfort. Volevamo essere libere, volevamo sentirci di nuovo felici come quando organizzavamo le feste o recite in casa. I nostri piccoli eventi che coinvolgevano parenti, amici e lasciavano sprigionare la fantasia e l’immaginazione di ognuno di noi. 

Quella piccola fiammella che ha sempre arso nei nostri petti si è risvegliata quando ci siamo ritrovate a organizzare il mio matrimonio nel 2021, a ideare e realizzare tutti gli allestimenti sostenibili. All’epoca però non gli avevamo dato troppa importanza e siamo tornate alle nostre vite abituali. 

A distanza di due anni da quel lieto evento però, abbiamo dato ascolto a quella voce che si è fatta sempre più forte nella nostra testa. Eliana mi ha detto che voleva riprendere il concept dell’addio al nubilato che aveva organizzato per me, il picnic in spiaggia e declinarlo in qualsiasi evento: feste di compleanno, proposte di matrimonio e baby shower.

Ed è nato Picnic da Fiaba. 

Abbiamo sentito dentro di noi quell’irrefrenabile desiderio di realizzare qualcosa di magico che sapesse di fiabe, di avventure nei boschi e profumasse di mondi fatati. Una tradizione da trasmettere e proporre a tutti i sognatori, grandi e piccini. 

Come mamma e come zia, ci siamo fatte una promessa.
Cito le parole di mia sorella Eliana:

“Cosa posso insegnarti io come donna e come zia? Che non importa quanto impiegherai a darti delle risposte, l’importante è non smettere mai di cercare dentro di te, di interrogarti per capirti, scoprirti e riscoprirti. 

Non dovrai identificarti nelle esperienze altrui perché siamo individui permeati di storia e trascorsi di vita differenti, perciò non esistono tempi giusti, ognuno è nel proprio tempo e quando si bruciano le tappe per adeguarsi agli altri, alla società, compiamo gli errori più grandi. 

A ogni domanda non segue una risposta immediata; ogni desiderio non coincide con la sua immediata realizzazione. 

A volte è necessario perdersi nel processo.” 

E io e mia sorella ci siamo perse tante volte in quel processo, fino a quando abbiamo visto prendere vita al nostro progetto, ed è stato come rivedere un vecchio film intriso di ricordi, altri nuovi da trascrivere.