Quando io e mio marito abbiamo deciso di sposarci il 20 luglio, volevamo che il nostro matrimonio riflettesse i nostri valori fondamentali: intimità, amore e sostenibilità. In poco più di cinque mesi, siamo riusciti a organizzare una celebrazione che mettesse al centro l’essenza della nostra unione, evitando sprechi e ostentazioni.
Vorrei condividere alcune idee pratiche che abbiamo adottato per realizzare un matrimonio sostenibile.
Prima di tutto, desidero sottolineare che il nostro obiettivo non è quello di fare la morale, ma piuttosto di incoraggiare scelte audaci e non convenzionali, senza temere le critiche dei parenti più tradizionalisti. Siamo nel 2024 e penso sia giunto il momento di abbandonare tradizioni che non ci rispecchiano più. Non abbiate paura di optare per soluzioni eco-sostenibili, anche se potrebbero sembrare una scelta legata esclusivamente al budget.
Spero che questo articolo possa ispirare altre coppie a fare scelte sostenibili per il loro giorno speciale.
Partecipazioni digitali e menù con QR code.
Non c’è dubbio che le partecipazioni cartacee siano eleganti e belle, ma oggi hanno perso parte del loro significato originale. Un tempo era consueto consegnarle a mano ad amici e parenti vicini; ora le coppie si trovano a dover invitare persone sparse in città, regioni e addirittura Paesi diversi, come è stato nel nostro caso. Di fronte a questa realtà, abbiamo pensato fosse più efficace optare per partecipazioni digitali, scelta che ci ha permesso di superare le distanze in modo pratico e sostenibile, riducendo significativamente l’uso della carta.
L’altra cosa comoda è che ogni partecipazione conduceva a un mini sito che conteneva tutte le informazioni logistiche per i nostri ospiti.
Inoltre, abbiamo rinunciato a stampare il tableau (eravamo appena 50 persone e tutte sedute allo stesso tavolo) e i menù, sostituiti da una quindicina di cavalieri con QR code da scansionare al momento.
Abiti e dresscode informale
Per ridurre l’impatto ambientale, abbiamo chiesto ai nostri invitati di seguire un dress code informale. Molti hanno acquistato abiti di seconda mano o hanno rispolverato capi già presenti nei loro armadi. È stato gratificante vedere con quanto entusiasmo amici e parenti abbiano accolto questa nostra decisione. Uno degli aspetti che meno apprezziamo nei matrimoni tradizionali è l’obbligo di indossare abiti eleganti, soprattutto in estate. Creare un’atmosfera più rilassata e autentica è stata una scelta che ci ha soddisfatto.
Anche noi ci siamo attenuti a questo dress code: mio marito ha acquistato un abito che potrà riutilizzare in futuro e il giorno del nostro matrimonio ha indossato le sue nuove scarpe da basket. Ho completato il suo outfit regalandogli un papillon di lino realizzato da un’artigiana locale. Queste scelte, sebbene semplici, hanno contribuito a ridurre il nostro impatto sull’industria della moda, una delle più inquinanti al mondo.
Abito da sposa modificato
Dopo aver ricevuto la proposta di matrimonio, ho deciso che la scelta più sostenibile sarebbe stata indossare l’abito da sposa di mia madre, cucito a mano dalla mia bisnonna e mia nonna nel 1986. L’abito è stato modificato da una sarta per adattarlo alla mia figura e al mio stile. Ho completato il mio outfit con un paio di slingback nude già in mio possesso, che secondo me erano perfette per l’occasione e il vestito.
Location nella natura
Abbiamo scelto una location immersa nel verde. Per noi era importante festeggiare nel verde, non ci interessavano location sfarzose o luoghi che non avessero un legame con la natura.
Quando tutto intorno a te è verde e fiorito, gli allestimenti diventano superflui: la scenografia più bella la offre la natura stessa.
Cerimonia e cena si sono svolte nello stesso luogo, riducendo drasticamente gli spostamenti dei nostri invitati.
Cibo di stagione e km zero
Per evitare sprechi, abbiamo ridotto il numero delle portate a un buffet di antipasti, un primo, un secondo e la torta, e tutti ci hanno confermato di essere più che sazi! Il catering ha preparato un menù semplice ma delizioso, realizzato con ingredienti di stagione e a km zero. Il giorno seguente, abbiamo condiviso il cibo avanzato con gli ospiti, che hanno portato a casa le “schiscette” e le bottiglie di alcol rimaste.
Bouquet stabilizzato e fiori essiccati
Il mio bouquet, così come la coroncina di fiori, è stato realizzato con fiori stabilizzati da due artigiane. Ora decorano la nostra casa come un ricordo tangibile del nostro matrimonio. Anche i centrotavola erano composti da fiori essiccati, donati alle ragazze nubili a fine evento, in alternativa al classico lancio del bouquet. Questo ha permesso ai fiori di avere una seconda vita, prolungando il loro utilizzo e riducendo gli sprechi. I fiori erano contenuti in bottiglie di vino e grappa riciclate, che continuerò a utilizzare per futuri eventi.
Tavolo nudo
Il mio sogno era avere un tavolo imperiale, con legno a vista. Mi è sempre piaciuta questa atmosfera campagnola. Qualche giorno dopo aver comunicato al catering questa scelta, ho riflettuto che i tavoli nudi, oltre a essere esteticamente belli, eliminano la necessità di lavare le tovaglie ad altissime temperature per smacchiarle e farle tornare candide.
Allestimenti vintage
Gli allestimenti del nostro matrimonio sono stati minimalisti, come anticipato precedentemente; la natura ha fornito la scenografia più bella. Per il resto, abbiamo utilizzato oggetti vintage dei miei nonni, cesti di frutta e verdura e piantine di basilico, che abbiamo poi usato per preparare il pesto. Questo approccio ha ulteriormente ridotto gli sprechi.
Segnaposto riciclabili
Le uniche cose che abbiamo stampato sono state: le promesse, la pergamena con le firme e i segnaposto, progettati per essere riutilizzati come segnalibri dai nostri invitati. I nomi sono stati scritti a mano in calligrafia antica, aggiungendo un tocco personale.
Fai da te e artigianato
Per completare l’organizzazione di un matrimonio sostenibile, non potevano mancare un po’ di fai da te e artigianato.
Abbiamo coinvolto le artiste della famiglia, che hanno espresso la loro creatività. Mia suocera ha realizzato gli sposini all’uncinetto, mentre la nonna di mio marito ha ricamato a mano l’eucalipto sul portafedi, simbolo del nostro matrimonio. Ci siamo poi affidati ad artigiani locali per la creazione delle nostre fedi e del mio girocollo.
Bomboniere
Le nostre bomboniere erano dei sacchetti di stoffa cuciti a mano dalla mamma di uno dei nostri migliori amici e contenevano sale aromatizzato e spezie siciliane. Il sale scelto viene dalle storiche saline di Trapani, ed è lavorato artigianalmente da un frantoio del posto. Poiché mio marito è siciliano e ci siamo conosciuti proprio in Sicilia, ci è sembrato il regalo perfetto per i nostri ospiti. I sacchetti e i barattoli possono essere riciclati in futuro, mentre abbiamo allestito una confettata per i più golosi, fornendo bustine in carta kraft per facilitare il trasporto.
Speriamo che questi spunti e idee per l’organizzazione di un matrimonio sostenibile ed eco-friendly possano essere utili.
Buoni preparativi!
Foto: Fotoessenza